Cosa faresti se fossi bello? :-)

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"Deve essere molto bella la vita sentimentale da 8. È il mio sogno per la prossima vita.
Sei veramente così bello? Se sì, raccontaci qualche spezzone, ti prego.
Sto pensando, immaginando di essere 8. Mi concentro, a casa c'è silenzio.
In questo sogno da sveglio, da qualunque parte io vada, le donne mi sorridono. Sto passeggiando, per le vie affollate della città; sono solo, camminando in mezzo al marciapiede, e tutte le ragazze si girano a guardarmi, senza un apaprente motivo. Ho fretta, sro andando da qualche parte. Ho la bocca corrucciata, la mia mascella taglia il vento aerodinamicamente e contribuisce a dare velocità al passo svelto che tengo. Ho le palpebre semichiuse, in un'espressione concentrata, per capire come orientarmi. Sento una leggera brezza sui capelli, me li scompiglia, ma la mia fitta, dritta e densa hairline mi ripara dai brividi di freddo.
Procedendo con la mia camminata spedita ma composta, mi volgo giusto casualmente a guardare, di tanto in tanto, qualche ragazza che mi passa davanti. Ogni volta che il mio sguardo glaciale e deciso le incontra e se ne rendono conto, le vedo tremare un attimo: hanno come una scossetta veloce. Alcune hanno il coraggio di ricambiarmi lo sguardo per un po', altre addirittura mi sorridono. Le più timide abbassano la testa, arrossendo, ma non hanno la forza di nascondere il mezzo sorrisetto. Il mio sguardo si posa su di loro per un tempo brevissimo, infinitesimale, ma per loro so bene che è un'eternità. Infatti è come se i miei occhi avessero la forza di liquefarle, le metto in difficoltà, le faccio sudare. Alcune si sciolgono come burro, lo posso intuire; probabilmente mi ricorderanno fino a stasera, mi porteranno nella mente per un po' di tempo prima di dimenticarmi.
La strada finisce, e si incrocia con mille altre. Ho una mappa in tasca, mi fermo in mezzo alla gente e la tiro fuori. La fisso per due minuti buoni, non capendoci granché. Alzo la testa per guardarmi intorno e noto che una bella ragazza,sola, vicino al palo della fermata dell'autobus, mi sta fissando. Noncurante del suo sguardo, mi avvicino per chiederle informazioni, mi fissa per tutta la durata del breve tragitto che mi porta fino a lei. Quando le rivolgo la parola, ha come un sussulto, vedo le palpebre spalancarsi. Con voce forte, profonda e sicura le chiedo di darmi una mano a trovare la via che cerco, indicandole un punto della mappa. Inizialmente mi risponde con voce insicura, poi vedo che si fà più vicina; adesso è attaccata a me, corpo a corpo, e inizia a sorridere costantemente. Non capisco bene le sue indicazioni, le fisso un punto col dito sulla cartina. Per tutta risposta,lei mi prende il dito, e, parlando sempre più velocemente, mi mima la traiettoria da prendere. Al che, la ringrazio e le faccio una battutina sul dito, e lei inizia a ridacchiare senza riuscire a smettere di sorridere costantemente. Al che la ringrazio per la disponibilità, e mi avvio verso il luogo indicato. Faccio per partire, ma lei mi strattona un attimo la manica, e mi dice che anche lei sta andando in quella direzione e che potrebbe accompagnarmi per tutto il tragitto. Io accetto la sua compagnia, ma solo per capire meglio che strada debba fare. Iniziamo a incamminarci, lei incomincia a parlare a tutto spiano senza che io dica nulla, mi parla di lei e mi dice da dove viene;mentre passeggiamo, inizia a fare tirate sulla storia dei monumenti e delle vie che attraversiamo, mi prende per la mano, mi fa fermare, me li indica..."

Meglio che mi fermi qua...

fino che non passi i 35, 36 anni